Tumori al seno
al Nord il 90% donne fa screening mammario, al Sud solo il 40% 06 dicembre 2010.
Nonostante sia oramai riconosciuto che il tumore alla mammella, il più comune tra le donne (ogni anno 40 mila nuovi casi), si può contrastare e sconfiggere grazie alla diagnosi precoce, nel nostro Paese l'adesione allo screening mammario da parte della popolazione presenta notevoli differenze tra il meridione e il resto della Penisola, passando da una percentuale del 90% al Nord al 40% delle regioni meridionali.
E' quanto emerge da un convegno organizzato dall'Andos, l'associazione nazionale donne operate al seno, d'intesa con la commissione Affari Sociali di Montecitorio, proprio per sottolineare "la diversità di adesione allo screening mammario tra Nord e Sud".
Negli ultimi 10 anni "sono stati fatti molti passi avanti - spiega la coordinatrice nazionale dell'associazione, Flori Degrassi - ma i dati parlano chiaro: al Nord la percentuale delle donne che effettua lo screening mammario è del 90%, al centro del 60% e al Sud del 40%".
Con casi negativi come a Catania, dove l'adesione nel 2009 non ha superato la soglia del 30%.A sottolineare il ruolo fondamentale svolto da Andos in questo campo è stato il sottosegretario alla Salute Francesca Martini: "Dobbiamo lavorare per provare a ridurre questo gap tra Nord e Sud. Un divario che ritengo sia anche culturale e che dunque - ha detto - non può prescindere dal ruolo fondamentale svolto dalle associazioni, che con la loro azione contribuiscono a migliorare l'efficacia delle politiche di prevenzione".
Martini ha poi aggiunto che "il governo punta moltissimo sullo screening, come dimostra il nuovo piano oncologico", e che l'altro aspetto importante è cercare di coinvolgere sempre di più la medicina del territorio.
Per maggiori informazioni sul tumore al seno www.senologia.eu
al Nord il 90% donne fa screening mammario, al Sud solo il 40% 06 dicembre 2010.
Nonostante sia oramai riconosciuto che il tumore alla mammella, il più comune tra le donne (ogni anno 40 mila nuovi casi), si può contrastare e sconfiggere grazie alla diagnosi precoce, nel nostro Paese l'adesione allo screening mammario da parte della popolazione presenta notevoli differenze tra il meridione e il resto della Penisola, passando da una percentuale del 90% al Nord al 40% delle regioni meridionali.
E' quanto emerge da un convegno organizzato dall'Andos, l'associazione nazionale donne operate al seno, d'intesa con la commissione Affari Sociali di Montecitorio, proprio per sottolineare "la diversità di adesione allo screening mammario tra Nord e Sud".
Negli ultimi 10 anni "sono stati fatti molti passi avanti - spiega la coordinatrice nazionale dell'associazione, Flori Degrassi - ma i dati parlano chiaro: al Nord la percentuale delle donne che effettua lo screening mammario è del 90%, al centro del 60% e al Sud del 40%".
Con casi negativi come a Catania, dove l'adesione nel 2009 non ha superato la soglia del 30%.A sottolineare il ruolo fondamentale svolto da Andos in questo campo è stato il sottosegretario alla Salute Francesca Martini: "Dobbiamo lavorare per provare a ridurre questo gap tra Nord e Sud. Un divario che ritengo sia anche culturale e che dunque - ha detto - non può prescindere dal ruolo fondamentale svolto dalle associazioni, che con la loro azione contribuiscono a migliorare l'efficacia delle politiche di prevenzione".
Martini ha poi aggiunto che "il governo punta moltissimo sullo screening, come dimostra il nuovo piano oncologico", e che l'altro aspetto importante è cercare di coinvolgere sempre di più la medicina del territorio.
Per maggiori informazioni sul tumore al seno www.senologia.eu
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