Che il fumo faccia male alla salute è cosa ben nota a tutti, ma un recente studio ne ha accertato lo stretto legame con cause di morte soprattutto derivanti dalla possibilità di contrarre malattie come il tumore maligno al seno. In particolare, il pericolo di morte sarebbe molto più alto (+39%) che per le pazienti che non hanno mai fumato in vita loro.
Lo studio è opera del dottor Dejana Braithwaite, assistente professore di epidemiologia del cancro all’Helen Diller Family Comprehensive Cancer Center dell’Università della California a San Francisco. I risultati saranno presentati a Philadelphia in occasione dell’annuale meeting dell’American Association for Cancer Research sulla prevenzione del cancro.
L’indagine ha preso come riferimento 2.265 donne statunitensi di diverse etnie e tutte con diagnosi di carcinoma mammario accertato da nove anni. I ricercatori hanno quindi esaminato la possibilità che il fumo incida o meno sui tassi di mortalità e in che percentuale, sia per cancro al seno che per altre cause di morte.
È così emerso che le fumatrici, ex-fumatrici, o comunque con 100 o più sigarette fumate nella loro vita, hanno una probabilità più alta di morire di cancro al seno, pari a 39 punti percentuali, e ancora maggiore di morire per altre cause, praticamente il doppio. Mentre, in studi precedenti, non è stato rilevato alcun legame con il fumo passivo.
Tra le cause di questi risultati si ipotizza ci siano le sostanze chimiche presenti nel fumo di sigaretta , che renderebbero il cancro al seno più aggressivo. Anche se i dati dovranno essere accertati e comprovati da ulteriori studi, sembrano comunque un buon motivo per smettere di fumare e per non iniziare. Questi dati dovrebbero essere diffusi fra le giovani perché, si sa, “prevenire è meglio che curare”.
Per approfondimenti sul cancro al seno www.senologia.eu a cura del Prof. Massimo Vergine
Commenti