ALGHERO -
Il gotha della medicina sarda si è riunito stamane (venerdì) nell'Hotel Calabona ad Alghero per il Meeting di aggiornamento sul trattamento multidisciplinare del carcinoma mammario. Il convegno promosso dall'Aou Sassari, l'Istituto di Clinica Chirurgica e l'Università degli Studi di Sassari ha avuto un ospite d'eccezione quale il Professore Umberto Veronesi, scenziato conosciuto in tutto il mondo per le ricerche sui tumori.
Durante la mattinata si è parlato dei progressi rilevanti ottenuti nei campi della farmacologia e delle tecnologie bio-mediche. Innovazioni che si sono tradotte in cambiamenti radicali nel trattamento diagnostico e terapeutico del carcinoma al seno. La chirurgia, in questo ambito, è sempre più spesso di tipo "conservativo", mirando alla salvaguardia dell'areola-capezzolo con le nuove tecniche della "nipple-sparing mastectomy".
Su quest'ultimo argomento, in particolare, l'illustre oncologo milanese ha tenuto una "lectio magistralis", evidenziando l'importanza di evitare un ulteriore mutilazione estetica del seno e riducendo così l'impatto psicologico negativo, senza aumentare il rischio di recidiva locale.
«Non si deve avere paura, non sempre ma molto di più rispetto al passato di tumore si riesce a guarire, sia tra gli uomini, sia tra le donne». Importanti risultati si sono ottenuti - ha rimarcato Veronesi - nei tumori femminili ma anche maschili, come alla prostata e ai polmoni, determinando un allungamento medio della vita delle persone. Purtroppo, i medici presenti in sala hanno evidenziato l'incidenza molto alta dei carcinomi mammari in Sardegna, una delle maggiori in Italia, calcolata come un caso ogni 40 soggetti. La "ricetta" prescritta è l'investimento nella tecnologia, e anche quà l'isola è tra le regioni fanalino di coda nella Penisola.
Nella foto: Umberto Veronesi in sala
per approfondimenti www.senologia.eu
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