Influenza A e tumore al seno
Le notizie quotidianamente diffuse dai media a proposito dell’influenza A creano un’ansia in più nelle donne operate di carcinoma mammario e molte di loro si rivolgono a noi per chiedere consigli sul comportamento da tenere rispetto alla nuova pandemia e sull’opportunità di farsi vaccinare.
Le maggiori inquietudini riguardano il timore che, a seguito della patologia di tumore al seno, l’organismo sia indebolito e dunque più predisposto a contrarre il virus H1N1 e inoltre quale debba essere il comportamento da tenere per assicurarsi maggiori probabilità di buona salute
Per dare risposte corrette alle donne che ci interpellano, abbiamo formulato delle domande su questo tema al Dott. Alberto Ravaioli, direttore dell’U.O. di Oncologia dell’ospedale “Infermi” di Rimini e al Dott. Lorenzo Gianni, responsabile del Day Hospital Oncologico ed Oncoematologico.
Domanda: “Per una donna che sia stata affetta da cancro al seno esistono maggiori rischi di contrarre il virus dell’influenza A?”.
Risposta: “No, anche se una donna è stata colpita da tumore al seno ed ha effettuato una terapia chemioterapica o ormonale ha le stesse probabilità di ammalarsi di tutti gli altri”.
D.: “E’ più tutelata se si sottopone alla vaccinazione?”.
R.: “Se vuole, può richiedere al suo medico di farsi vaccinare ma non è indispensabile, a meno che non abbia condizioni generali di salute compromesse. Particolare attenzione, da parte del medico, deve essere rivolta alle pazienti con metastasi o che abbiano appena terminato una terapia anti cancro ”.
D.: “E se la terapia è in corso?”
R.: “Anche in questo caso sarà il medico oncologo curante, insieme alla paziente, a valutare il comportamento più idoneo, tenuto conto del suo stato di salute generale”.
Da Associazione donne operate carcinoma mammario
www.senologia.eu
Le notizie quotidianamente diffuse dai media a proposito dell’influenza A creano un’ansia in più nelle donne operate di carcinoma mammario e molte di loro si rivolgono a noi per chiedere consigli sul comportamento da tenere rispetto alla nuova pandemia e sull’opportunità di farsi vaccinare.
Le maggiori inquietudini riguardano il timore che, a seguito della patologia di tumore al seno, l’organismo sia indebolito e dunque più predisposto a contrarre il virus H1N1 e inoltre quale debba essere il comportamento da tenere per assicurarsi maggiori probabilità di buona salute
Per dare risposte corrette alle donne che ci interpellano, abbiamo formulato delle domande su questo tema al Dott. Alberto Ravaioli, direttore dell’U.O. di Oncologia dell’ospedale “Infermi” di Rimini e al Dott. Lorenzo Gianni, responsabile del Day Hospital Oncologico ed Oncoematologico.
Domanda: “Per una donna che sia stata affetta da cancro al seno esistono maggiori rischi di contrarre il virus dell’influenza A?”.
Risposta: “No, anche se una donna è stata colpita da tumore al seno ed ha effettuato una terapia chemioterapica o ormonale ha le stesse probabilità di ammalarsi di tutti gli altri”.
D.: “E’ più tutelata se si sottopone alla vaccinazione?”.
R.: “Se vuole, può richiedere al suo medico di farsi vaccinare ma non è indispensabile, a meno che non abbia condizioni generali di salute compromesse. Particolare attenzione, da parte del medico, deve essere rivolta alle pazienti con metastasi o che abbiano appena terminato una terapia anti cancro ”.
D.: “E se la terapia è in corso?”
R.: “Anche in questo caso sarà il medico oncologo curante, insieme alla paziente, a valutare il comportamento più idoneo, tenuto conto del suo stato di salute generale”.
Da Associazione donne operate carcinoma mammario
www.senologia.eu
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