TUMORI: SCOPERTA UNA PROTEINA LEGATA ALLO SVILUPPO DEL CANCRO AL SENO
(ASCA) - All’origine del cancro al seno potrebbe trovarsi una proteina, chiamata Six1, connessa al processo di generazione delle metastasi. È quanto emerge dallo studio pubblicato su Journal of Clinical Investigation dai ricercatori dell’University of Colorado School of Medicine di Aurora, negli Usa.
Gli studiosi, guidati dalla dottoressa Heide Ford, hanno condotto la ricerca in due fasi: durante la prima hanno osservato l’espressione della proteina Six1 su un gruppo di cellule cancerogene epiteliali estratte dalle ghiandole mammarie di un topo, mentre durante la seconda hanno analizzato alcune cellule tumorali umane. Da entrambe le fasi dello studio è emerso che la presenza della proteina Six1 può essere indicativa della presenza di un tumore al seno, ancor di più se associata alla proteina ciclina D1. In secondo luogo, la Six1 sarebbe correlata all’attivazione di un’altra proteina, definita Tgf-beta, associata al processo di metastasi.
Inoltre, è anche emerso che i pazienti affetti da carcinoma mammario che presentano un’elevato livello di Six1 hanno ridotte possibilità di sopravvivenza. Infine, la proteina potrebbe influire sullo sviluppo di altre forme tumorali, tra cui il cancro della cervice uterina, del cervello, della prostata, del colon, del rene e del fegato. “Lo studio – commenta Derek Radisky, ricercatore della Mayo Clinic di Jacksonville (Usa) – potrebbe consentire una migliore comprensione dei meccanismi attraverso i quali la proteina Six1 promuove lo sviluppo del tumore e del processo di metastasi, aprendo la strada alla realizzazione di nuovi trattamenti terapeutici”.
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(ASCA) - All’origine del cancro al seno potrebbe trovarsi una proteina, chiamata Six1, connessa al processo di generazione delle metastasi. È quanto emerge dallo studio pubblicato su Journal of Clinical Investigation dai ricercatori dell’University of Colorado School of Medicine di Aurora, negli Usa.
Gli studiosi, guidati dalla dottoressa Heide Ford, hanno condotto la ricerca in due fasi: durante la prima hanno osservato l’espressione della proteina Six1 su un gruppo di cellule cancerogene epiteliali estratte dalle ghiandole mammarie di un topo, mentre durante la seconda hanno analizzato alcune cellule tumorali umane. Da entrambe le fasi dello studio è emerso che la presenza della proteina Six1 può essere indicativa della presenza di un tumore al seno, ancor di più se associata alla proteina ciclina D1. In secondo luogo, la Six1 sarebbe correlata all’attivazione di un’altra proteina, definita Tgf-beta, associata al processo di metastasi.
Inoltre, è anche emerso che i pazienti affetti da carcinoma mammario che presentano un’elevato livello di Six1 hanno ridotte possibilità di sopravvivenza. Infine, la proteina potrebbe influire sullo sviluppo di altre forme tumorali, tra cui il cancro della cervice uterina, del cervello, della prostata, del colon, del rene e del fegato. “Lo studio – commenta Derek Radisky, ricercatore della Mayo Clinic di Jacksonville (Usa) – potrebbe consentire una migliore comprensione dei meccanismi attraverso i quali la proteina Six1 promuove lo sviluppo del tumore e del processo di metastasi, aprendo la strada alla realizzazione di nuovi trattamenti terapeutici”.
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