Le bambine e le adolescenti esposte a trattamenti anticancro potrebbero sviluppare il carcinoma mammario nel futuro
Lo studio, condotto dal dr. Peter D. Inskip del National Cancer Institute di Bethesda, Maryland, mette l'accento sulla possibilità che le ragazze in età pediatrica sottoposte alle radiazioni per la cura del cancro possano avere maggiori rischi a lungo termine di sviluppare il cancro al seno, indipendentemente dalla loro età al momento del trattamento. Tuttavia, sottolineano i ricercatori, quando la terapia include il trattamento delle ovaie, le donne sembrano essere invece protette contro il rischio di carcinoma mammario futuro.
Nello studio sono state osservate 120 donne con diagnosi di tumore al seno fatta quando queste avevano meni di 21 anni d'età. Le donne erano state trattate con le radiazioni tra il 1970 e il 1986 e risultavano sopravvissute al cancro per almeno 5 anni. I dati di queste sono poi stati confrontati con quelli di quattro donne per ogni caso che hanno anch'esse avuto una diagnosi di tumore al seno alla stessa età ma che, tuttavia, non avevano ricevuto trattamenti a base di radiazioni.
Nel complesso si è evidenziato che la chemioterapia utilizzata durante il trattamento per il cancro iniziale non aumenta il rischio di un secondo cancro. Tuttavia, se la donna ha ricevuto più trattamenti chemioterapici durante l'infanzia ha più probabilità di sviluppare un secondo tumore, sottolineano i ricercatori. Allo stesso modo si è evidenziato come un trattamento che comprendesse una dose massiccia che interessasse le ovaie avesse di molto ridotto il rischio di carcinoma mammario.
Il dubbio che rimane agli scienziati è che, vista la giovane età delle donne in oggetto, gli effetti a lungo termine nel tempo potrebbero essere ancora altri e sconosciuti.
I risultati dello studio sono stati pubblicati sul "Journal of Clinical Oncology".
(lm&sdp)
Da La stampa.it
Commenti