A GENOVA MEETING NAZIONALE SUL CARCINOMA MAMMARIO CON VERONESI
Farmacia.it - 13 novembre 2008
Genova- Domani venerdì 14 novembre la Forza Operativa nazionale sul carcinoma mammario (F.O.N.C.a.M.) si riunirà ai Magazzini del Cotone di Genova per fare il punto sul trattamento e la prevenzione della patologia. Chirurghi, oncologi, radioterapisti, psicologi porteranno il loro contributo per un aggiornamento pratico sulla gestione anche quotidiana della malattia, sulle strategie di cura e sull'attivazione di nuovi studi. I lavori prenderanno inizio alle ore 9 con l'introduzione magistrale di Umberto Veronesi.
Ogni anno in Italia si registrano tra i 35.000 e i 40.000 nuovi casi di cancro alla mammella, con una mortalità che si aggira intorno ai 10.000 soggetti. Numeri e dati particolarmente significativi da abbinare al fatto che il tumore alla mammella è la prima causa di morte nelle donne sotto i 50 anni. Un problema- definito dagli addetti ai lavori- “a forte impatto sociale” se si considera che in quel particolare momento della vita la donna gestisce spesso figli ancora in età di crescita.
“La prevenzione- spiega Andrea Decensi, Direttore della SC di Oncologia Medica dell'Ospedale Galliera e responsabile scientifico del meeting- in questo contesto possiede un ruolo fondamentale. Si può giocare di anticipo utilizzando una serie di accorgimenti. Ricordiamo che la diagnosi precoce può incidere sensibilmente sull'esito della malattia. Quindi una sorveglianza intensificata, un corretto stile di vita, l'assunzione di farmaci e le donazioni di sangue sono passaggi essenziali di un percorso verso la salute. Possiamo affermare che la prevenzione abbinata a sempre più raffinate e personalizzate strategie di cura hanno diminuito la mortalità del 30% ”.
Nella seconda parte della giornata gli specialisti lavoreranno sulle malattie croniche dell'invecchiamento. L'intento è quello di elaborare un programma congiunto che individui una “zona a rischio”, denominatore comune e campo di applicazione per l'ottimizzazione non solo delle cure ma anche per l'attivazione della prevenzione. “Parleremo - spiega Decensi- della “sindrome metabolica”. Cinque sono i fattori che la caratterizzano: ipertensione, obesità addominale, trigliceridi, glicemia e colesterolo. Se un soggetto è affetto da almeno tre di questi indicatori si può parlare di sindrome metabolica. Zona d'ombra a più alto rischio di malattie cardiovascolari, osteoporosi, demenze e tumori. E' su questo terreno che dobbiamo lavorare per attivare azioni correttive di prevenzione che possano migliorare la qualità e le prospettive di vita. Un elemento di particolare importanza- rilevato e pubblicato in uno degli ultimi numeri del Journal of the National Cancer Institute - è che spesso la sindrome metabolica è associata ad accumuli di ferro nel sangue, per questo al Galliera attiveremo un progetto di studio sulle donazioni del sangue, in collaborazione con il Centro della Microcitemia, monitorando per 5 anni soggetti affetti da sindrome metabolica”.
Sempre con il coordinamento dell'Ospedale Galliera e dell’Istituto Europeo di Oncologia è partito uno studio nazionale sulla prevenzione del carcinoma mammario finalizzato a validare i risultati della farmacogenetica in un gruppo di donne con precancerosi della mammella. Lo studio verificherà la capacità di un soggetto di trasformare il farmaco- nel caso il tamoxifene- in prodotto attivo attraverso il gene CYP2D6. Il gene infatti possiede una differente capacità di assorbimento del farmaco, pertanto in alcune donne dovranno essere somministrate dosi differenziate per ottenere un'adeguata risposta alla terapia. Attraverso lo studio sarà possibile individuare la cura personalizzata per ogni paziente.
In una delle ultime stime in Liguria - su 100.000 abitanti in un'età compresa da 0 a 84 anni- risulta che vi sono oltre 1260 nuovi casi di carcinoma alla mammella in un anno e che il tasso di mortalità è di circa 300 soggetti.
Farmacia.it - 13 novembre 2008
Genova- Domani venerdì 14 novembre la Forza Operativa nazionale sul carcinoma mammario (F.O.N.C.a.M.) si riunirà ai Magazzini del Cotone di Genova per fare il punto sul trattamento e la prevenzione della patologia. Chirurghi, oncologi, radioterapisti, psicologi porteranno il loro contributo per un aggiornamento pratico sulla gestione anche quotidiana della malattia, sulle strategie di cura e sull'attivazione di nuovi studi. I lavori prenderanno inizio alle ore 9 con l'introduzione magistrale di Umberto Veronesi.
Ogni anno in Italia si registrano tra i 35.000 e i 40.000 nuovi casi di cancro alla mammella, con una mortalità che si aggira intorno ai 10.000 soggetti. Numeri e dati particolarmente significativi da abbinare al fatto che il tumore alla mammella è la prima causa di morte nelle donne sotto i 50 anni. Un problema- definito dagli addetti ai lavori- “a forte impatto sociale” se si considera che in quel particolare momento della vita la donna gestisce spesso figli ancora in età di crescita.
“La prevenzione- spiega Andrea Decensi, Direttore della SC di Oncologia Medica dell'Ospedale Galliera e responsabile scientifico del meeting- in questo contesto possiede un ruolo fondamentale. Si può giocare di anticipo utilizzando una serie di accorgimenti. Ricordiamo che la diagnosi precoce può incidere sensibilmente sull'esito della malattia. Quindi una sorveglianza intensificata, un corretto stile di vita, l'assunzione di farmaci e le donazioni di sangue sono passaggi essenziali di un percorso verso la salute. Possiamo affermare che la prevenzione abbinata a sempre più raffinate e personalizzate strategie di cura hanno diminuito la mortalità del 30% ”.
Nella seconda parte della giornata gli specialisti lavoreranno sulle malattie croniche dell'invecchiamento. L'intento è quello di elaborare un programma congiunto che individui una “zona a rischio”, denominatore comune e campo di applicazione per l'ottimizzazione non solo delle cure ma anche per l'attivazione della prevenzione. “Parleremo - spiega Decensi- della “sindrome metabolica”. Cinque sono i fattori che la caratterizzano: ipertensione, obesità addominale, trigliceridi, glicemia e colesterolo. Se un soggetto è affetto da almeno tre di questi indicatori si può parlare di sindrome metabolica. Zona d'ombra a più alto rischio di malattie cardiovascolari, osteoporosi, demenze e tumori. E' su questo terreno che dobbiamo lavorare per attivare azioni correttive di prevenzione che possano migliorare la qualità e le prospettive di vita. Un elemento di particolare importanza- rilevato e pubblicato in uno degli ultimi numeri del Journal of the National Cancer Institute - è che spesso la sindrome metabolica è associata ad accumuli di ferro nel sangue, per questo al Galliera attiveremo un progetto di studio sulle donazioni del sangue, in collaborazione con il Centro della Microcitemia, monitorando per 5 anni soggetti affetti da sindrome metabolica”.
Sempre con il coordinamento dell'Ospedale Galliera e dell’Istituto Europeo di Oncologia è partito uno studio nazionale sulla prevenzione del carcinoma mammario finalizzato a validare i risultati della farmacogenetica in un gruppo di donne con precancerosi della mammella. Lo studio verificherà la capacità di un soggetto di trasformare il farmaco- nel caso il tamoxifene- in prodotto attivo attraverso il gene CYP2D6. Il gene infatti possiede una differente capacità di assorbimento del farmaco, pertanto in alcune donne dovranno essere somministrate dosi differenziate per ottenere un'adeguata risposta alla terapia. Attraverso lo studio sarà possibile individuare la cura personalizzata per ogni paziente.
In una delle ultime stime in Liguria - su 100.000 abitanti in un'età compresa da 0 a 84 anni- risulta che vi sono oltre 1260 nuovi casi di carcinoma alla mammella in un anno e che il tasso di mortalità è di circa 300 soggetti.
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